Galassie mentali
distiamo tra noi
anni luce d’incomprensione;
eppure,
che io non sia il tuo specchio,
è la tua unica preoccupazione.
Dimmi,
cosa posso fare
per aiutarti a dimenticare?
Galassie mentali
distiamo tra noi
anni luce d’incomprensione;
eppure,
che io non sia il tuo specchio,
è la tua unica preoccupazione.
Dimmi,
cosa posso fare
per aiutarti a dimenticare?
L’apparenza
della lontananza;
l’illusione
della separazione.
Il segreto
e’
delle piccole cose:
nel loro cuore
tutto esiste.
Ti ho guardato solo un momento,
prima di correrti incontro,
il sole ti brillava alle spalle,
la tua ombra lontana dagli occhi.
Abbracciati nascondevo alle spalle
l’ombra che si allungava ogni giorno
nell’abbraccio il corpo era uno solo,
e la tua ombra sembrava anche mia.
Oggi, imponente come il tuo essere,
ha reclamato lo spazio a lei intorno,
e troppo impegnata a non volerla vedere
a scolpire il silenzio di scuse,
ho dimenticato che dietro al mio cuore
un’altra era l’ombra d’amare.
Domani le ombre si reggeranno l’un l’altra
intrecciate dal tempo che hanno visto passare
ma oltre gli abbracci non saranno una sola
speriamo abbiano la forza di amare.
Vorrei essere un seme sottoterra.
Soffrire, crescere, lottare,
come un seme sottoterra,
e della terra usare il calore,
come uno scudo contro la neve d’acciaio.
Per poi fiorire.
Parallele di luce,
abbindolate
da coincidenze
improbabili,
nel punto di fuga
delle tenebre,
s’inciampano
in me
ed evaporano
tra echi di fuochi spenti.
Per noi
imperfetti
la meraviglia
del tempo
e’
che passa…
Con tali difetti,
sarebbe
un’
inferno,
l’eternità.
Senza parole,
guardo vite che indisturbate rotolano.
Lungo destini filiformi
si annodano.
Gomitoli sfiniti.
Tra i nuovi nodi,
prolificano
nidi d’insetti.
Nessuno si preoccupa di snodarli.
Qualcuno solo di calpestarli.
Future sconosciute farfalle.
Ti guardo ridere
tu guardi me
e in una lacrima di tempo
potrei dissolvermi
oltre il mondo
Passava
il suo tempo
a lanciare
reti di pensieri
impossibili
nelle profondità
della mente.
Riusciva,
ogni tanto,
nel catturare
conclusioni
quasi inafferrabili;
ma continuava
a sbagliare,
ignaro
che il punto di vista
di chi
lo giudicava
fosse sempre diverso.
Timidi lamenti
lasciano lenti
la terra
che ogni giorno
stanca si addormenta;
le loro lacrime
inondano le stelle
e sporcano
il tramonto.