Gocce di pioggia,
confuse con il suono
dei tuoi passi, in giardino;
leggere, veloci,
lucertole tra i sassi.
Ventagli di foglie,
angeliche piume
discese per caso…
Coincidenze del cielo.
Gocce di pioggia,
confuse con il suono
dei tuoi passi, in giardino;
leggere, veloci,
lucertole tra i sassi.
Ventagli di foglie,
angeliche piume
discese per caso…
Coincidenze del cielo.
In una miniera di plastica lucida,
intrappolata da una lucciola:
una gazza ladra,
alla ricerca del paradiso.
Colonie d’alberi, in punta
di piedi
si sfidano ad arrivare
a sfiorare il cielo
ma lassù
è molto più lontano
di quanto
tutti noi
crediamo
A un passo dal tramonto
resto ferma
a aspettare la sera,
gli occhi tesi
a intrappolare le stelle
così ordinate
da ricordarmi il tuo viso;
…a un passo dal tramonto
immobile attendo
il passare del tempo
davanti a me
il sole
s’immerge nel nulla
uno stagno
da cui non mi so
più rialzare…
Incatenati all’anca,
un incontro
di necessità e pensiero:
“Non voglio nulla da te
anzi sospetto
di non voler neanche te”.
Disse un’ombra
al suo corpo di luce.
Le tue parole
lastricano
il sentiero che percorro
ogni giorno
rassicurano i miei passi
accompagnano la mia vita
in silenzio
sulla cruna di uno spillo
se la cruna è di cristallo,
(e’ uno spillo, non un’ago)
chi son’io?
Un angelo, sono io.
E la cruna di cristallo?
Forse è Dio.
Rincorri il vento,
senza mai raggiungerlo,
trattieni l’acqua stretta
a lungo,
racchiudi infine tra i pugni
vuoti
una briciola di te,
e non vuoi altro
…
All’ultimo sorso,
i tuoi occhi
scivolano su quelle ali:
da anni provavi a non guardarle.
Le trovavi ingombranti.
Ora
che non vogliono
più servire da bere,
e dal bar
ormai
te ne devi andare,
provi a volare.
Ricordati di respirare.
Speriamo di non cadere.
Esisti dentro di me
come l’ aria,
anche se non ti vedo
esisti dentro me,
ma negli spazi stritolati
da una tristezza maldestra
tra i desideri inciampata,
amore mio
dimentico di respirarti.